Campionato Promozione Regionale
2ª giornata di ritorno ( seconda Fase )
CAMPOBASKET – CAST ENERGIE BASKET VENAFRO – 66/71
Parziali 14/14 – 28/33 – 42/57
Campobasket: Ciamarra ne, Spina 22, Mignogna , Credentino 15, Moffa ne, Carlozzi 6, Tiberio 6, Marrone 4, Pandolfi , Di Marzo 13. Allenatore Anzini U.
CAST ENERGIE BASKET VENAFRO: Mascio 12; Russo 12; Pitocco ne, Di Lauro , Petrecca 12, Migliarino 14, Cotugno , Valente 17. Allenatore: Valente
Note: Espulso Credentino (Doppio fallo tecnico), Fallo tecnico alla panchina Campobasket
Arbitro: Barbiero, Valerio
Nel maggiore campionato regionale va in scena la seconda giornata della seconda fase. Una delle partite più sentite, il confronto fra il Campobasket di Anzini e la Cast Energie Basket Venafro.
Come primo quintetto, coach Anzini, miscela esperienza e giovane vitalità e fa a scendere in campo Credentino, Carlozzi, Tiberio, Marrone e Di Marzo, dall’altra parte il giovane coach Valente si affida al play Mascio, Capitan Piero Russo, il giovane Petrecca, l’esperto lungo Migliarino e in ultimo se stesso come giocatore/allenatore.
Con un duo arbitrale d’esperienza, inizia il primo quarto.
Una partenza molto equilibrata, iniziata con primo allungo dei locali a cui rispondono i viaggianti. Si va avanti con un altalenante equilibrio e si conclude con questo bilanciamento instabile sul punteggio di 14 pari.
Coach Valente sa che Credentino, giocatore di spessore dei locali in questa categoria fa la differenza e per questo motivo dal secondo quarto decide di applicare su di lui una box and one. La “box and one” è una difesa che letteralmente significa “Scatola e uno”, consiste nella disposizione di 4 giocatori a quadrato (box) nei pressi dell’area dei 3 secondi, mentre il quinto, difende a uomo sul giocatore avversario più forte, in questo caso proprio su Credentino. Questo tipo di tattica difensiva innervosisce molto il giocatore di punta della Campobasket, perché gli toglie spazio e quindi possibilità di gioco.
In attacco, invece, la Cast Energie concretizza maggiormente con Valente con le sue triple e con il re del pitturato, Migliarino, questo permette ai nostri ragazzi di chiudere in vantaggio sia il parziale che il primo tempo.
Si riprende ma non c’è il tempo di un respiro che dal perimetro lungo Credentino centra una prima bomba a cui risponde allo stesso modo Petrecca, subito dopo ancora Credentino ne infila un’altra, a cui dopo una prima conclusione in penetrazione di Russo, seguono due conclusione centrate dalla linea dei 6,75 uno dello stesso Petrecca e l’altra di Valente che riallontanano i locali. Gli animi, sia in campo che sugli spalti cominciano a scaldarsi, anche perché dopo una vistosa simulazione viene fischiato un primo tecnico a Credentino.
Siamo verso la fine del terzo quarto, Credentino, nella sua personale guerra contro avversari ed arbitri, mette in scena una seconda azione di flopping che gli costa secondo tecnico e conseguente espulsione.
A questo proposito per far comprendere meglio cosa sia il “flopping”, ci piace sottoporre questa considerazione che un campione di altro livello e spessore disse a questo proposito:
” Ho imparato da gente come Pippen e Bird: loro non cadevano, non accentuavano, non simulavano. Io dico che se oggi dopo 16 lunghe stagioni, sono ancora qui è anche perché non ho mai cercato di ottenere falli cadendo intenzionalmente a terra al solo scopo di ottenere un fischio dagli arbitri. C’è una grande differenza tra subire uno sfondamento e ‘floppare’ e tutti la conosciamo. Siamo arrivati al punto di vedere ragazzi che, pur se non realmente colpiti, si agitano come pesci fuor d’acqua. I don’t flop! (Io non simulo!) Se lo fai è perché non hai le palle e se pensi ancora di farlo allora dovresti prendere in considerazione di giocare in una categoria inferiore.”
Queste sono le parole di un certo Kobe Bryant.
Gli animi sugli spalti si scaldano ancora di più e partono le ingiurie verso gli arbitri e verso i giocatori ospiti, anche la panchina dei locali non capendo e ritenendo ingiustificata la decisione arbitrale si agita e inveisce così tanto da costringere il duo arbitrale a fischiare un tecnico alla stessa.
Passano alcuni attimi prima che un’apparente calma torni sul parquet tanto da permettere a Russo di tirare e centrare il libero previsto.
Il quarto si chiude sul massimo vantaggio degli ospiti, 42/57.
Il Campobasket non ci sta a perdere e prende energia dai presunti torti arbitrali, dall’altra parte Venafro inizia a pagare le rotazioni corte, avendo giocato con gli stessi cinque praticamente tutta la partita. Nell’ultimo quarto si accende un eccezionale Spina che fino ad allora aveva segnato solo 2 punti, infatti in questo periodo segnerà in tutto ben 4 triple e altri 8 punti in contropiede, portando a 22 punti il suo tabellino e diventando il top scorer della serata.
Soprassedendo sui minuti precedenti, ci piace raccontare gli ultimi entusiasmanti due minuti e mezzo finali, quando i locali riescono a concretizzare i loro sforzi e a superare i venafrani, portando il punteggio sul 63/62.
Il vantaggio campobassano dura poco perché nell’azione successiva capitan Russo è freddissimo e fa esplodere il canestro avversario con una bomba millimetrica che riporta i nostri sul +2 e taglia le gambe ai padroni di casa. Migliarino segna da sotto ed allunga ancora, si va sul + 4. Spina come detto è micidiale e centra un’altra tripla.
I led del tabellone segnano 66/67.
I locali commettono fallo nell’azione difensiva e Migliarino non si fa sfuggire la doppia occasione.
Nell’azione successiva il giovane Tiberio sceglie la penetrazione ma non raccoglie punti, Campobasket ricorre dunque al fallo sistematico prima su Migliarino e poi su Russo che portano ad un ottimo 5/6 di realizzazione sulla linea della carità in questi ultimi istanti.
La partita si chiude sul 66/75, aggiudicando meritatamente in terra ostica la vittoria ai venafrani e spingendo ancora più giù in classifica i locali.
Luigi Cancelli
Ufficio Stampa Basket Venafro
www.basketvenafro.it
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