SIEM BASKET VENAFRO – VASTO BASKET 78 – 91
(26-26/43-48/59-66)
Basket Venafro: Cocozza, Mwananzita 6, Paulinus 20, Cancelli 3, Dekic 21, Minchella 6, De Santis R., Tamburrini 18, Romanelli, Bandera, Capasso 4, De Santis.
Vasto Basket: Ravasini, Mascoli 12, Marino 6, Di Tizio 8, Oluic 14, Bogatsu, Delle Donne, Clark 16, Peluso 15, Cicchini, Tana, Ianuale 20.
Arriva la terza sconfitta stagionale e la prima casalinga per la Siem Basket Venafro che, nella sesta giornata di campionato, è costretta a lasciare i 2 punti alla corazzata Vasto Basket, che conferma il trend positivo anche al Palapedemontana e rimane imbattuta. I ragazzi di Coach Valente giocano una partita coraggiosa, mettendo in difficoltà gli abruzzesi e tenendo la partita aperta per ben 38 minuti, fin quando sono costretti ad arrendersi sotto gli incredibili colpi degli biancorossi, in stato di grazia dall’arco.
I venafrani entrano in partita bene, dimostrando fin da subito di non essere intimoriti dal valore ben noto degli avversari e di voler provare a conquistare una vittoria complicata. Già dal primo quarto, cercano, infatti, di complicare la vita agli ospiti, mettendo a referto un buon parziale che gli porta a +8. Ma la risposta di Vasto non si fa attendere e dà avvio subito alla rimonta con una carrellata di tiri da 3 messi a segno, che caratterizzeranno l’intero match.
Dopo il primo parziale chiuso in pareggio sul 26-26, gli abruzzesi si portano subito avanti nel secondo periodo, mantenendolo poi per tutto il match, ma non con poca difficoltà. Se da un lato Vasto proverà incessantemente a prendere il largo, la Siem si farà trovare sempre pronta a rispondere colpo su colpo ai vari tentativi dei biancorossi di cercare di chiudere la partita anticipatamente. Nonostante l’incredibile percentuale al tiro registrata da Clarck e compagni, i venafrani, con un’ottima prestazione di squadra, riescono sempre a contenere il gap che li separa, arrivando addirittura al -3 a 2 minuti dalla fine, che per un attimo fa tremare gli ospiti.
La rimonta di Venafro si ferma però sul più bello, quando i ragazzi di Coach Valente sono costretti una volta per tutte ad arrendersi all’incredibile forza degli avversari, che distruggono i sogni di gloria dei gialloblu per l’ennesima volta con un tiro da 3 messo a centro, che spezza le gambe di Minchella e co. e gli fa poi sprofondare in un pesante parziale di -13 finale, che poco dice su quello che è stato l’intero match.
Se la partita era già complicata sulla carta, le incredibili statistiche registrare da Vasto non hanno fatto altro che rendere una situazione complicata, praticamente impossibile, così come affermato anche da Coach Valente nel post-gara:
“Analizzare le partite leggendo le statistiche non sempre consente di fare delle valutazioni precise, ma in questo caso è necessario citare un dato per capire l’andamento della gara: Vasto ha segnato 51 dei 91 punti totali con il tiro da 3, in particolare 17 tiri con una percentuale superiore al 50%. E’ chiaro che anche solo pensare di battere una squadra nettamente più attrezzata di noi, che tira con questa percentuali, è una fantasia difficilmente realizzabile, ma nonostante tutto siamo riusciti a tenere testa agli avversari, lottando per ben 38 minuti. Vasto è si stata in testa dall’inizio del secondo quarto in poi, ma sempre con dei vantaggi modesti, arrivando con un +3 negli ultimi 2 minuti dalla fine. E’ lì che poi la nostra rimonta si è fermata, con un altro tiro da 3 che ci ha punito in una situazione di mezza transizione e poi a causa di un paio di errori banali fatti in difesa. L’altro dato interessante è che il parziale passivo più ampio che abbiamo avuto è stato quello di 10 punti, che si riferisce proprio all’ultimo 1:50 della partita. Questo a testimonianza del fatto che abbiamo sempre puntualmente ribattuto colpo su colpo a tutti i tentativi di chiudere la partita di Vasto.”
Quello che resta, è sicuramente l’ottima prestazione della squadra, non al 100% dal punto di vista fisico, e che mette nuovamente in luce il processo di crescita avuto in queste ultime settimane. Rimane comunque la sconfitta, una sconfitta che ci può stare, messa già in conto, forse, ma che fa sempre male da digerire:
“In questi casi le frasi di circostanza impongono la necessità di dire al pubblico e alla squadra che «ci prendiamo quello che di buono è arrivato dalla partita», ma in verità la sconfitta brucia parecchio, perché inevitabilmente la mente va a quel dato statistico dell’incredibile percentuale del tiro da 3, che se fosse stato un dato diverso, non al di sotto delle aspettative ma almeno nella norma, probabilmente ci avrebbe offerto una partita diversa. Questo però ci ha dato il campo e questo ci prendiamo e ci prendiamo anche il fatto che i ragazzi hanno giocato assolutamente al di sopra dei proprio limiti, perché di fatto venerdì la partita non siamo riusciti a prepararla per diverse defezioni per problemi fisici e influenze. Gli stessi giocatori che hanno avuto questi problemi hanno giocato la partita ampiamente al di sotto del 100% della propria condizione fisica. Per questo motivo sono molto orgoglioso dei ragazzi e siamo consapevoli, dopo questa partita, che il processo di maturazione della squadra sta andando avanti e obiettivamente nelle ultime due gare ha subito un buon acceleramento, che fa ben sperare per il futuro.”
Una partita che ancora una volta ha confermato i pronostici, attestando nuovamente il valore della formazione biancorossa, che si pone come favorita alla vittoria finale, seguita da formazioni ben attrezzate come la Magic Basket Chieti e la Air Basket Termoli, reduce dalla prima sconfitta in campionato proprio ad opera di quest’ultima e che sarà la prossima avversaria in campionato della Siem:
“Domenica prossima viaggeremo a Termoli e ci renderemo conto anche di che tipo di squadra è stata costruita e di che tipo di potenzialità hanno. Di certo queste prime partite ci dicono che il gap con il gruppo di testa esiste, è un gap importante, ma è una differenza che dobbiamo assolutamente tentare di colmare con il lavoro in palestra. Non sarà facile, però è un obiettivo che non possiamo fare altro che perseguire, perché dobbiamo tentare in ogni modo di arrivare fino in fondo.”
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