U18 | A testa alta

La seconda semifinale con la Young Termoli ha avuto inizio nel peggiore dei modi, con il brutto infortunio di Michele Pesce che è stato costretto ad abbandonare il campo in barella.
Dalla palla due all’arrivo dell’ambulanza passano circa 15 minuti, un tempo senza gioco che congela la partita sul 2-2 dopo 100 secondi e lascia sul parquet solo un ragazzo di 17 anni in attesa dei soccorsi, senza lacrime né lamenti.
Quando la partita può finalmente riprendere, l’assenza di una pedina importante del roster termolese potrebbe pesare sull’andamento del match, e invece i ragazzi di coach Della Godenza non si lasciano abbattere dall’accaduto e giocano per conquistare la finale regionale.
I venafrani si buttano subito avanti e con la tripla di Casapenta passano in vantaggio. Un vantaggio, seppure minimo, che dura poco. Nel secondo quarto l’attacco della Basket Venafro va in cortocircuito contro la zona dei padroni di casa. Si fa una fatica enorme a segnare (il primo canestro ospite arriva dopo più di otto minuti di gioco), mentre la Young prende vantaggio in aria e, quando non segna, pesca rimbalzi decisivi e trasforma in canestri le seconde occasioni.
Le due squadre vanno negli spogliatoi con un gap di 15 punti che non si alleggerisce nella ripresa.
Termoli sa far male soprattutto nel pitturato (38 dei 58 punti totali sono infatti di Rocco e Ponsanesi, i due lunghi titolari della squadra di casa) e all’inizio del terzo quarto riesce a raggiungere il vantaggio massimo di 24 punti.
Nella ripresa però, l’attacco dei venafrani riesce finalmente a mettere in difficoltà la zona avversaria e, poco alla volta, i ragazzi di coach Valente riescono a recuperare punti.
Dal -24 al -7, la Basket Venafro rientra in partita e trova la forza di lottare fino alla fine. Nonostante lo svantaggio e la consapevolezza di poter passare il turno solo sul +4, i ragazzi in campo non mollano neanche per un secondo. Mantengono il pressing alto, si buttano su tutti i palloni, sfidano l’attacco avversario e corrono e sudano fino all’ultima goccia di sudore anche quando la vittoria della Young è ormai in cassaforte (58-54 il risultato finale).
Sullo stesso parquet dove l’anno scorso hanno perso una finale u16, i ragazzi venafrani lasciano il campo sconfitti ma a testa alta, dopo una stagione giocata sempre con intensità in vista dell’obiettivo finale.
A tutti loro e a coach Valente che li ha seguiti passo dopo passo, va il grande applauso per tutto il lavoro svolto finora e la caparbietà con cui ogni giorno si presentano in palestra.
Ogni stop è solo un altro start.

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